
ACSI, oltre lo sport: l’associazione custode di valori eterni e promotrice di quelli del futuro
Sessantacinque anni di storia, di inclusione e di crescita, ma il futuro è adesso!
Un’intervista al Presidente Antonino Viti
di Aline Improta
Lo sport è stato e continua ad essere molto più di un semplice intrattenimento, è un potente motore di cambiamento sociale, che ha svolto – fin dalla sua prima forma di vita – un ruolo fondamentale nella costruzione e nell’evoluzione delle società umane nel corso della storia.
Dalle Olimpiadi antiche, simbolo di pace e competizione tra città-stato, ai moderni eventi sportivi globali, il suo impatto è stato profondo e multiforme, plasmando culture, promuovendo l’integrazione sociale e forgiando valori che continuano a risuonare ancora oggi.
Lo sport non è quindi solo un terreno di competizione. Un campo da calcio, una piscina, una palestra, diventano luoghi dove persone con background diversi – provenienti da quartieri diversi, con diversi livelli socioeconomici, religioni e culture – si uniscono sotto un comune denominatore: la passione. Questa passione, superando i confini di età, genere, provenienza geografica e abilità fisica, crea spazi di incontro e condivisione.
«I valori dello sport, senza tempo e lungi dall’essere anacronistici, rappresentano un patrimonio prezioso da tutelare e valorizzare, perché contribuiscono a costruire una società più inclusiva e armoniosa. Non si tratta solo di vincere o perdere, ma di imparare a crescere, a impegnarsi, a collaborare e a confrontarsi con rispetto, valori che, se coltivati fin dall’infanzia, saranno la base per una vita di successo».
Con queste parole, Antonino Viti, Presidente nazionale dell’ACSI, l’Associazione di Cultura Sport e Tempo Libero tra le più longeve della storia italiana, ci spiega l’importanza della mission dell’associazione, custode di valori eterni e promotrice di quelli del futuro.
Spesso si pensa alle associazioni sportive solo come dei club o come luoghi di allenamento, ma la loro influenza va ben oltre la semplice pratica sportiva: sono vere e proprie palestre di vita, dove si imparano valori fondamentali per la crescita personale e sociale dei giovani.
L’ACSI per questo non si prefigura solo un’organizzazione sportiva; è un’istituzione che, nel corso dei suoi sessantacinque anni di storia, ha saputo intrecciare sport, solidarietà e promozione sociale, diventando un punto di riferimento per milioni di italiani. La sua storia è una testimonianza di impegno, crescita e di un’idea di sport capace di andare oltre la semplice competizione, abbracciando valori di inclusione e aggregazione. Grazie al contributo di allenatori e dirigenti sensibili, genera un senso di appartenenza e di comunità.
Fondata il 6 aprile del 1960 (anno in cui si svolgevano a Roma i Giochi della XVII Olimpiade), l’ACSI si è affermata inizialmente come un’organizzazione di promozione sportiva di base, offrendo la possibilità di praticare diverse discipline a livello amatoriale. In un’Italia ancora segnata dalle difficoltà del dopoguerra, l’ACSI ha contribuito a diffondere la pratica sportiva, promuovendo la salute e il benessere psicofisico di ampie fasce della popolazione, soprattutto tra i giovani. L’accessibilità e la flessibilità delle sue offerte hanno permesso a molti, altrimenti esclusi, di avvicinarsi al mondo dello sport.
Decennio dopo decennio, è cresciuta espandendosi in tutta la nazione, una crescita che però non si è limitata all’espansione del numero di iscritti: l’organizzazione ha sempre saputo coniugare l’attività sportiva con un’importante azione sociale.

Attraverso i suoi numerosi centri sportivi presenti su tutto il territorio nazionale, l’ACSI ha promosso:
L’inclusione sociale: offrendo opportunità sportive a persone con disabilità, provenienti da contesti svantaggiati o appartenenti a minoranze etniche.
La promozione della salute: l’attività fisica regolare è un pilastro fondamentale per la salute e il benessere. L’ACSI ha sempre promosso stili di vita sani, sensibilizzando i cittadini sull’importanza dell’attività motoria e di una corretta alimentazione.
La formazione: l’ACSI ha investito nella formazione di tecnici sportivi e dirigenti, garantendo un elevato standard qualitativo nelle sue attività e contribuendo alla professionalizzazione del settore. L’aggiornamento continuo e l’attenzione alla sicurezza sono elementi imprescindibili del suo lavoro.
L’aggregazione e il volontariato: i centri sportivi ACSI sono luoghi di incontro e aggregazione sociale, dove le persone possono coltivare amicizie, condividere passioni e sentirsi parte di una comunità. L’impegno del volontariato è un motore fondamentale dell’attività dell’ACSI, animata da persone che dedicano il loro tempo libero per la promozione dello sport e dei suoi valori.
Oggi, l’ACSI è una realtà consolidata, con milioni di iscritti e una presenza capillare sul territorio nazionale. La sua storia è una testimonianza del valore dello sport come strumento di crescita personale e di progresso sociale. In occasione di questo importante anniversario, che ricade in prossimità del prossimo Congresso, il Presidente Antonino Viti, racconta in questa intervista esclusiva l’evoluzione dell’ACSI e dello Sport nella società dagli anni ‘60 ad oggi.
Presidente, osservando l’evoluzione dello sport negli ultimi 20 anni, quali sono state le trasformazioni più significative, sia a livello di pratiche sportive che di impatto sociale nel mondo dello sport italiano?
Sessantacinque fa lo sport era un’attività quasi elitaria. La mancanza di associazioni sportive diffuse e strutturate, così come l’accesso limitato alle infrastrutture e alle risorse, rendeva la pratica sportiva appannaggio di pochi, spesso appartenenti a classi sociali agiate. Il calcio, con la sua forte componente popolare e la sua diffusione capillare, rappresentava una notevole eccezione, ma rimaneva comunque l’unico sport a godere di una popolarità di massa significativa.
La svolta verso un modello più inclusivo si è manifestata soprattutto negli anni ’80, con un’apertura verso diverse dimensioni: la partecipazione femminile e l’ingresso di atleti stranieri. L’inclusione delle donne nello sport, seppur ancora in una fase iniziale, ha segnato un importante passo avanti nell’abbattimento di barriere sociali e culturali, aprendo la strada ad una maggiore parità di genere nel mondo dello sport. Similmente, l’arrivo di atleti stranieri ha arricchito il panorama sportivo italiano, contribuendo alla crescita tecnica e alla diversificazione delle discipline praticate.
La televisione di massa ha avuto un ruolo determinante nel cambiamento. Prima, la conoscenza e la partecipazione a sport diversi dal calcio erano limitate geograficamente e socialmente. La televisione, con la sua capacità di raggiungere un vasto pubblico, ha dato una visibilità senza precedenti a diverse discipline sportive, favorendo così la loro diffusione e la nascita di un interesse anche per sport meno popolari. La televisione ha permesso di assistere a eventi internazionali, di conoscere atleti di alto livello e di apprezzare la spettacolarità di discipline fino ad allora poco conosciute. Oggi lo sport è fortemente legato alla cultura del benessere. Le persone praticano sport non più solo per competizione, ma per il miglioramento della qualità della vita.

La Generazione Z si approccia allo sport in modo diverso dalle generazioni precedenti. Quali sono le principali differenze che ci sono nel modo in cui i giovani di oggi praticano e percepiscono lo sport, e come l’associazione attrae e coinvolge questa fascia di età, adattandosi alle loro esigenze e al loro linguaggio?
I giovani d’oggi non si limitano a praticare sport, ma lo documentano e condividono quotidianamente sui social con la propria rete. C’è molta cura dell’abbigliamento sportivo, sono curati esattamente come negli altri contesti della giornata, sempre pronti all’occorrenza per creare contenuti per i social media.
Lo sport è visto da loro come una parte essenziale per essere in forma e stare bene. Dopo i 14 anni, c’è un cambiamento nella vita dei ragazzi: lasciano gli sport di squadra e iniziano l’attività fisica individuale.
La Gen Z sta ridefinendo il concetto di sport, integrandolo nella sua cultura digitale, la competizione è sempre importante, ma è ricontestualizzata all’interno di un quadro più ampio e personalizzato.
L’ACSI sta lavorando per adattare il proprio linguaggio e le proprie strategie di marketing al nuovo pubblico ed essere così al passo con il futuro.

Il mondo sta cambiando ad una velocità supersonica. Quali nuovi valori e obiettivi come la sostenibilità ambientale o l’inclusione, l’associazione sta integrando nella sua missione e nelle sue attività per restare rilevante nel panorama sportivo contemporaneo e per rispondere alle aspettative di una società in continua evoluzione?
Stanno nascendo ambienti sportivi più inclusivi, accogliendo persone di tutte le età, abilità, genere e background culturale. Un argomento molto scottante in tema di inclusione è quello che riguarda la comunità LGBT+ che ha per troppo tempo subito discriminazioni e marginalizzazione anche nel mondo sportivo.
Fortunatamente, una crescente consapevolezza sta portando a cambiamenti significativi: associazioni sportive e organizzazioni internazionali stanno promuovendo l’inclusione verso tutti, creando ambienti sicuri e accoglienti per atleti.
Integrando questi valori, l’associazione non solo risponde alle esigenze di una società in evoluzione, ma si impegna a contribuire e a costruire un futuro migliore.
Guardando ai prossimi 5-10 anni, quali sono le principali sfide che l’associazione si aspetta di affrontare e quali sono le strategie di innovazione e rinnovamento che state implementando per assicurare la sua crescita e la sua capacità di continuare a promuovere lo sport in modo efficace e inclusivo?
Partecipare ad attività sportive insegna valori fondamentali come il rispetto delle regole, la disciplina, il lavoro di squadra e la perseveranza. Questi valori, oltre a contribuire a una crescita personale significativa dei ragazzi, sono fondamentali per una sana convivenza sociale.
I valori che lo sport promuove sono potenti strumenti di cambiamento che, se applicati alla vita quotidiana, possono migliorare il mondo in cui viviamo.
Nei prossimi 5-10 anni, l’associazione si troverà ad affrontare diverse sfide significative, accompagnate dalla necessità di implementare strategie di innovazione e rinnovamento per stare al passo con le innovazioni digitali.
La gestione della salute pubblica e la sicurezza degli atleti e dei partecipanti saranno sempre più rilevanti, specialmente alla luce di possibili nuove pandemie o crisi sanitarie.
Stiamo valutando di investire in piattaforme digitali per la gestione degli eventi, la comunicazione e l’interazione con i membri e valutando l’implementazione di app per il monitoraggio delle performance e per facilitare l’accesso a programmi sportivi .
Poi c’è lo sviluppo di corsi e programmi di formazione per allenatori e dirigenti, focalizzati su inclusione, sostenibilità e gestione delle nuove tecnologie nel mondo dello sport.
E ancora, per realizzare tutto ciò, stabilire alleanze con aziende tecnologiche, università e organizzazioni non profit per creare sinergie e sviluppare progetti innovativi che affrontano le sfide sociali e ambientali, promuovendo eventi sportivi a basso impatto ambientale, utilizzando pratiche sostenibili e educando i partecipanti sull’importanza della sostenibilità.
Adottando queste strategie, l’associazione potrà affrontare con successo le sfide future, assicurando la loro crescita e la capacità di promuovere lo sport in modo efficace e inclusivo.
E per finire, come detto nella precedente domanda, molta attenzione sarà riposta per i giovani allo scopo di coinvolgerli e diffondere i sani valori dello sport che da oltre sessant’anni ci distinguono.
Dalle parole del Presidente emerge una strategia fondamentale: Prendersi cura del futuro nel presente attraverso il valore dello0 sport nella società.
Non si tratta solo di medaglie e vittorie, ma di un impegno costante per costruire una società migliore, un passo alla volta, attraverso la passione per lo sport e i suoi valori positivi.
Lo sport, in questo senso, è una scuola di vita ineguagliabile. Ci insegna ad imparare a vincere, ma anche a rispettare gli avversari, a collaborare con i compagni, a superare i propri limiti. Impara che la perseveranza, la costanza, la dedizione sono ingredienti fondamentali, più importanti di qualsiasi talento innato.
Quindi, ai ragazzi, c’è un messaggio molto importante da trasmettere: guardate oltre i filtri. Cercate la vera vittoria, quella che si conquista con fatica e impegno. Scoprite o riscoprite i valori dello sport, perché sono gli stessi valori che vi faranno vincere, non solo sul campo, ma nella vita.
L’ACSI festeggia i suoi 65 anni, ma continua a guardare al futuro, innovandosi e adattandosi alle nuove esigenze, sempre con la stessa determinazione e impegno che ne hanno contraddistinto la storia.
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